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La metà dei laureati in Architettura, in Scienze politiche ed in Economia che le imprese italiane intendono assumere nel corso del 2016 dovranno avere competenze digitali. Stessa richiesta per 4 laureati in Lingue o in Ingegneria su 10. E, tra i diplomati, la capacità di utilizzare Internet è ritenuta essenziale non solo per quanti hanno un titolo di scuola secondaria con indirizzo informatico, ma anche per un terzo dei diplomati con indirizzo amministrativo ed un quarto di quelli con indirizzo elettronico. Per approfondimenti leggi la pubblicazione competenze digitali: analisi della domanda di competenze digitali nelle imprese italiane per il 2016 dell’industria e dei servizi presentata a maker faire 2016, assieme a Excelsior makers – cultura, creatività, sostenibilità e digitalizzazione.

Oltre 2,5 milioni di persone entro il 2020 troveranno un lavoro, dipendente o autonomo, in Italia. E’ questo il principale risultato del modello previsivo realizzato da Unioncamere in collaborazione con Gruppo CLAS. Complessivamente si prevede che lo stock di occupati possa crescere ad un tasso medio dello 0,4% annuo in uno scenario “benchmark” mentre in caso di scenario positivo il tasso medio annuo di crescita dell’occupazione si innalzerebbe allo 0,8%. Ai nuovi posti di lavoro che si creeranno per effetto della crescita occupazionale, si affiancano quelli generati dal turnover. Si prevedono entrate per 787mila laureati (il 31% del totale) e 837mila diplomati (33%). Per approfondimenti leggi il report “Previsione dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2016-2020)”.

Sono disponibili le previsioni per i flussi di lavoro autonomo riferiti a imprenditori e liberi professionisti. Consulta le tavole sui flussi previsti per il 2015 e sulle caratteristiche delle entrate.

Tra gennaio e marzo, le imprese italiane offriranno un lavoro a 227mila persone. Rispetto allo stesso periodo del 2015, i lavoratori che entreranno in azienda saranno l’8,4% in più. Continua a crescere l’attenzione delle imprese nei riguardi dei giovani, in questo trimestre il 32,5% dei posti di lavoro offerti dal settore privato sarà riservato agli under 30 (lo scorso anno era il 30,3%). Per approfondimenti leggi il comunicato stampa.

Uomo, diplomato, di 35-50 anni, spinto dal desiderio di realizzazione personale e dalla ricerca del successo: questo l’identikit del neo imprenditore nel 2015. E’ uno degli esiti dell’indagine, effettuata sulle imprese iscritte nei Registri delle Camere di commercio nel I semestre del 2015 che mostra che quasi 90mila di queste, pari al 42% del totale delle iscrizioni, sono attività create completamente ex novo. La maggior parte delle nuove imprese nate quest’anno non ha avuto bisogno di grandi risorse: 3 imprenditori su 4 sono partiti investendo meno di 10.000 euro per la loro start up mentre le maggiori difficoltà sono venute dalla crisi e dalle difficoltose procedure amministrative.

Per approfondimenti leggi il comunicato stampa e consulta il volume "VERE NUOVE IMPRESE" nella sezione pubblicazioni 2015.

Sono oltre 191mila le “entrate” programmate, tra assunzioni in senso stretto e altri tipi di contratto (di somministrazione o di lavoro parasubordinato); +10,9% il tasso di crescita destagionalizzato della domanda di lavoro rispetto al IV trimestre dell’anno scorso; supera il 30% la quota di assunzioni destinata agli under 30; i contratti a tempo indeterminato raggiungono il 25,4%. E nel Lazio le possibili ricadute economiche del Giubileo sostengono le attese delle imprese, che aumentano di un quarto i posti di lavoro offerti rispetto all’anno passato. Per approfondimenti leggi il comunicato stampa i bollettini e le tavole delle previsioni trimestrali
Sono 76mila i profili professionali ricercati dalle imprese ritenuti non facili da trovare. Sebbene in lieve risalita rispetto al 2014, la difficoltà di reperimento di personale, rappresenta "solo" il 10,6% delle 722mila assunzioni che le imprese contano di effettuare entro il 2015 (era il 10% lo scorso anno). Un valore ben distante da quello cui si era abituati prima della crisi, quando arrivava a riguardare quasi il 30% delle assunzioni programmate dalle imprese. E’ l'Italia della Net economy e dell'Industria 4.0 quella in cui si concentra il gap tra domanda e offerta di lavoro che continua ad affliggere il nostro Paese malgrado una disoccupazione a due cifre. Per approfondimenti leggi il comunicato stampa diffuso in occasione di Job&Orienta 2015.
In occasione di Job&Orienta 2015 sono distribuite le pubblicazioni e le analisi dedicate ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Consulta l’area pubblicazioni per leggere “Il lavoro dopo gli studi - la domanda e l’offerta di laureati e diplomati nel 2015”, “Laureati e lavoro: gli sbocchi professionali dei laureati nelle imprese italiane per il 2015” e “Diplomati e lavoro: gli sbocchi professionali dei diplomati nelle imprese italiane per il 2015”.

Sono disponibili gli approfondimenti settoriali e tematici riguardanti la formazione sul luogo di lavoro, la domanda di lavoro nei diversi settori (agricoltura, commercio e turismo, ICT) e quella espressa dalle imprese artigiane, dalle cooperative, dalle imprese sociali e dalle imprese creative e culturali. Disponibile inoltre un approfondimento sulla domanda di lavoratori immigrati e, novità dell’ultimo anno, le infografiche EXCELSIOR MAKERS: Artigianato, cultura, creatività e sostenibilità..