L’aggiornamento del rapporto del Sistema Informativo Excelsior "Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2024-2028)" è la pubblicazione che permette di conoscere le stime sugli andamenti futuri del mercato del lavoro, in termini di fabbisogni espressi dal settore privato e dalla PA.

Il volume offre una panoramica completa sulle professioni, sulle competenze, sugli indirizzi di studio più richiesti nel mercato del lavoro italiano fino al 2028. 

L’aggiornamento prevede anche un capitolo sulle previsioni regionali, due nuovi focus (sull’impatto del PNRR e su demografia, mismatch e ruolo dell’Intelligenza Artificiale) e - per la prima volta - le stime dei fabbisogni di lavoratori immigrati.

I posti di lavoro stimati al 2028.

A seconda dello scenario di previsione si stima un fabbisogno occupazionale complessivo compreso tra 3,4 e 3,9 milioni di unità per il periodo 2024-2028. 

Questa stima è una somma dell’expansion demand e della replacement demand. La prima di queste due componenti evidenzia gli andamenti legati alla tendenza dell’economia mentre la seconda quelli legati al turnover dei lavoratori.

I lavoratori dipendenti nel settore privato rappresenteranno il 60% del totale (quota media degli scenari), i dipendenti pubblici avranno un'incidenza del 23%, mentre gli indipendenti copriranno il 17%. 

Poco meno di tre quarti della domanda deriverà dai settori dei servizi, inclusa la pubblica amministrazione, con un fabbisogno stimato tra circa 2,6 e 2,9 milioni di unità tra il 2024 e il 2028. Nei settori industriali, la richiesta varierà tra 793mila e poco più di 900mila di unità. 

In agricoltura, la domanda di lavoro sarà più ridotta, con circa 74mila unità nello scenario meno favorevole e 92mila unità nello scenario positivo.

Le finalità del rapporto previsivo sul mercato del lavoro.

Il rapporto rappresenta una valida chiave interpretativa per tutti quei fenomeni che riguardano:

● l’orientamento professionale: per comprendere quali saranno i settori in crescita e le competenze più richieste al fine di prendere decisioni informate sul proprio futuro formativo e professionale.

● le dinamiche del mercato del lavoro: utili alle scelte sia dei decisori pubblici che del vasto pubblico interessato.

● le politiche attive del lavoro: il rapporto fornisce dati preziosi per sviluppare politiche mirate.

Scenari, competenze e impatti del PNRR e dell’IA. Cosa troverai nel rapporto Excelsior.

● scenari futuri; analisi dettagliata dei settori e delle filiere in crescita e delle professioni emergenti.

● competenze chiave; la stima della richiesta di competenze digitali e green.

● indirizzi di studio; le previsioni dei fabbisogni che saranno espressi dalle imprese e dalla PA e dell’ammontare dell’offerta per i diversi indirizzi di studio (IeFp, diplomi, ITS Academy e Lauree), in modo da comprendere quali saranno quelli più richiesti nel mercato del lavoro.

● mismatch tra domanda e offerta di lavoro; il confronto tra i profili professionali ricercati e quelli disponibili sul mercato. 

● focus sulle regioni; analisi dei fabbisogni occupazionali previsti a livello regionale. 

● impatto del PNRR; stima dell'impatto occupazionale degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sull'occupazione. 

● impatti dell’Intelligenza Artificiale; dai dati Excelsior risulta che l’11% delle aziende italiane ha avviato sperimentazioni nell'uso di tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale, ma solo il 4,2% per quanto riguarda gli strumenti “core”. La quota di utilizzatrici sale al 20,2% (11,3% per le applicazioni “core”) per le aziende con più di 50 dipendenti. 

● focus sui lavoratori immigrati; si stima nel periodo 2024-2028 un fabbisogno di circa 640mila lavoratori immigrati nei settori privati, pari a oltre un quinto di quello stimato per il quinquennio. Il fabbisogno di personale straniero dovrebbe incidere maggiormente nell’agricoltura (con una quota del 35% sul fabbisogno previsto del settore) e nell’industria (28%), e a livello di filiera nella “moda” (45,7%), “mobilità e logistica” (33%), “agroalimentare” (32,1%), “legno e arredo” (29,9%) e “costruzioni e infrastrutture” (29,4%).

Il rapporto evidenzia un futuro mercato del lavoro italiano caratterizzato da una domanda di lavoratori trainata dal replacement dei pensionati e dagli investimenti del Pnrr, con alcuni elementi sfidanti come l’invecchiamento della popolazione, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro e la necessità di adeguamento alle nuove tecnologie come l’IA.

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