La guida per l’orientamento “Laureati e Lavoro - 2022” fornisce alle aspiranti matricole universitarie le informazioni utili a una scelta consapevole del proprio percorso accademico in termini di dinamiche del mercato del lavoro, richiesta di laureati per professioni e indirizzi di studio, e richiesta di competenze.

È articolata in tre parti: una prima parte presenta il quadro generale derivato dall’analisi dei fabbisogni delle imprese e degli esiti occupazionali a 2 o a 5 anni dal conseguimento della laurea, integrando sia le indagini del Sistema Informativo Excelsior che di Almalaurea. Completa questa prima parte un glossario per l’orientamento. Seguono poi le schede per indirizzo di laurea e per le principali professioni di sbocco.

Il volume è molto utile anche per laureandi e laureati, per valutare l’eventuale prosecuzione della formazione universitaria, per perfezionare il proprio percorso di studio e per avere un quadro chiaro e completo dei profili professionali più ricercati dai datori di lavoro. 

Di seguito solo alcune delle domande alle quali il volume intende fornire una risposta: 

• quali sono le possibilità occupazionali offerte ai laureati? 

• quali sono le professioni che offrono maggiori opportunità lavorative? 

• quali sono le competenze che è utile avere o sviluppare per essere apprezzato sul mercato del lavoro?

Come scegliere un percorso di studi dopo il diploma.

Nella guida potrai trovare per ciascun indirizzo di laurea una scheda di dettaglio con le opportunità di lavoro, gli sbocchi professionali, le professioni più “introvabili”, le competenze richieste, i settori e i territori di inserimento.

Nel 2022 il Sistema Informativo Excelsior ha registrato un incremento del numero dei laureati richiesti (+23,5% rispetto al 2021), ossia 783mila. Contestualmente, i dati AlmaLaurea hanno mostrato un aumento del tasso di occupazione sia per i laureati di primo che di secondo livello, sia per i laureati a un anno che a cinque anni dalla laurea. Peraltro, i dati di entrambe le fonti mettono in luce un aumento non solo rispetto all’anno precedente, ma anche rispetto al 2019 : da un lato gli ingressi previsti per i laureati sono aumentati di oltre 190mila unità; dall’altro il tasso di occupazione cresce per i laureati di qualsiasi livello, sia a un anno che a cinque anni.

Le lauree più richieste dalle imprese fanno riferimento agli indirizzi Economico, Insegnamento e formazione, Sanitario e paramedico (i quali  coprono il 51,0% della domanda). Un ulteriore 22,6% è rappresentato dalla richiesta dei laureati provenienti dagli indirizzi ingegneristici, ossia quelli che registrano i tassi di occupazione più elevati tra i laureati di secondo livello a cinque anni (i valori sono superiori all’85%).

Quali sono le possibilità occupazionali offerte ai laureati?

La guida offre un’analisi sulle professioni proposte ai laureati, sulle cosiddette professioni “introvabili” e si focalizza anche su quali siano i settori economici che richiedono di più i laureati. Per ciascuna professione di sbocco per i laureati è presente una scheda con informazioni di dettaglio sulle caratteristiche e competenze da sviluppare.

I laureati sono chiamati a svolgere soprattutto professioni specialistiche e tecniche e, meno frequentemente, professioni esecutive di natura impiegatizia. Le professioni più richieste per i laureati sono le professioni in ambito medico e paramedico: sanitarie riabilitative e infermieristiche ed ostetriche.

“Introvabili”, ossia con alta difficoltà di reperimento, le professioni di medico di medicina generale e ingegnere elettronico e in telecomunicazioni sono in testa alla classifica. Notevoli difficoltà anche per chi cerca dirigenti generali di aziende di servizi alle imprese e alle persone e altre professioni tecniche.

La gran parte degli inserimenti di laureati avviene nel settore dei servizi, soprattutto nei servizi alle persone e nei servizi alle imprese. Nel manifatturiero le richieste più elevate sono quelle dell’industria metalmeccanica e dell’elettronica.

Il tasso di occupazione dei laureati

Per arricchire ulteriormente il quadro informativo si è presa in considerazione anche l’indagine sulla “Condizione occupazionale dei laureati” di AlmaLaurea.

L’ultima rilevazione disponibile, realizzata nel 2021, ha coinvolto 660mila laureati di 76 Atenei e ha analizzato i risultati raggiunti nel mercato del lavoro dai laureati del 2020, 2018 e 2016, intervistati rispettivamente a 1, 3 e 5 anni dal conseguimento del titolo.

L’indagine a un anno dal conseguimento del titolo fornisce un quadro sul primo inserimento nel mercato del lavoro, mentre quella a cinque anni consente di valutare l’esito occupazionale a più lungo termine. La lettura congiunta di questi dati, unitamente a quelli del Sistema Informativo Excelsior, aiuta a comporre un quadro più completo del dualismo tra domanda e offerta.

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