“Il lavoro dopo gli studi ” è una pubblicazione che riunisce le principali evidenze sulle opportunità di lavoro dei qualificati professionali, dei diplomati, di chi ha conseguito diplomi di formazione tecnica superiore e dei laureati: una sintesi delle evidenze prodotte nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior a supporto dell’orientamento formativo e lavorativo.

 

La pubblicazione è utile per i giovani che stanno scegliendo quale strada intraprendere per il proprio futuro. Tra le varie opzioni è possibile: cercare subito un lavoro, conseguire un diploma (per chi ha ottenuto la qualifica), iscriversi all’Università o continuare la formazione superiore in un percorso più breve, come gli ITS, gli IFTS o uno dei molti corsi di specializzazione post-diploma che offre il mercato. Il primo dato evidente è che per un lavoratore su due le imprese cercano profili medio-alti e la quota dei lavori offerti ai diplomati e ai laureati è in costante crescita. Il diploma o il post-diploma (ITS) è richiesto dalle imprese a più di un terzo (37%) delle entrate programmate; i posti offerti ai laureati sono il 14%. Complessivamente, le imprese richiedono ai propri candidati almeno una qualifica professionale in 9 casi su 10. Nel volume si evidenziano anche quali sono le entrate di personale per tipo di contratto e livello di istruzione e la loro distribuzione sul territorio, ovvero le assunzioni di laureati, diplomati ITS, diplomati e qualificati per regione, quali sono le opportunità per i giovani fino a 29 anni per livello di istruzione.

Le opportunità di lavoro per titoli di studio

La pubblicazione offre una sintesi con dei focus specifici per i vari titoli di studio. Vi è infatti una specifica trattazione suddivisa per i vari livelli di studio ossia i qualificati professionali, i diplomati, i diplomati tecnico superiori (ITS) e i laureati. In tutte queste sezioni focalizzate sui vari titoli vengono analizzati per ogni livello di studio: - i settori di attività economica con maggiore richiesta di quel titolo - i primi cinque settori manifatturieri e dei servizi con il maggior numero di entrate - gli indirizzi di studio più richiesti - gli indirizzi di studio più rosa (ossia quelli per cui è stata espressa preferenza per il genere femminile nelle entrate programmate) - la distribuzione regionale della richiesta

- gli indirizzi più aperti ai giovani under 30 - gli indirizzi con maggiore richiesta di esperienza pregressa - le professioni più richieste per indirizzo di studio - le competenze trasversali, comunicative digitali e green richieste. Difficoltà di reperimento e lavori introvabili. La pubblicazione si conclude con il capitolo sui cosiddetti “introvabili”, ossia le professioni e i titoli di studio, per i vari livelli formativi, che presentano “difficoltà di reperimento” da parte delle aziende nel mercato del lavoro.

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