Il 60% delle imprese ha assunto lavoratori nel 2021 (+1,9 p.p. rispetto al 2019).Trasformazione digitale e costruzioni hanno trainato la ripresa occupazionale

A fine 2021 le imprese con lavoratori dipendenti operanti nell’industria e nei servizi che hanno pianificato assunzioni hanno raggiunto la quota del 60%, superando di 1,9 punti percentuali la quota del 2019. Il relativo flusso di assunzioni previsto si è attestato a circa 4,6 milioni di unità raggiungendo sostanzialmente i livelli pre-pandemia (+0,5% rispetto al 2019). Crescono in tutti i settori e sono sempre di più difficile reperimento le ricerche di personale specializzato: operai specializzati (+13,1% rispetto al 2019, +8,8 p.p. quello della difficoltà di reperimento) e laureati (+7,5% e +2,7 p.p.). Diminuiscono però le richieste per le professioni impiegatizie (-11,4%) e la domanda di diplomati e qualificati (-12,9%), anche se le difficoltà di reperimento sono in aumento per quasi tutti i profili professionali. Driver principali delle trasformazioni in atto sono le competenze digitali (il 71% delle imprese hanno investito in trasformazione digitale nel 2021) e la transizione verso un’economia più sostenibile (il 53% investono in competenze green).

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