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Il Rapporto Excelsior 2018 di Unioncamere a Anpal, presentato oggi a Roma, mette nuovamente in evidenza il problematico incontro tra la domanda di lavoro espressa dalle imprese dell’industria e dei servizi e l’offerta presente sul mercato. Un disallineamento che nel 2018 ha riguardato il 26% degli oltre 4,5 milioni di contratti di lavoro che il sistema produttivo aveva intenzione di stipulare, 5 punti percentuali in più del 2017. Cambia la struttura professionale dei fabbisogni delle imprese, con una crescente richiesta di profili maggiormente qualificati: la quota di dirigenti, specialisti e tecnici raggiunge il 19% del totale delle entrate programmate (era il 17,5% nel 2017), e contemporaneamente diminuisce di 3 punti percentuali il peso degli ingressi destinati alle professioni non qualificate, che si attesta al 15%. Inoltre, sempre più importante è il possesso di competenze legate al mondo del digitale e in materia di ecosostenibilità.

Per approfondimenti leggi il comunicato stampa e il Bollettino annuale.

Sono circa 380mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di marzo e arriveranno a circa 1,2 milioni entro maggio 2019. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si registra una sostanziale stabilità delle entrate previste (-3mila rispetto a marzo 2018) ed emerge un aumento congiunturale (+46mila rispetto a febbraio 2019). La difficoltà di reperimento è pari al 28% delle entrate previste a marzo, ma supera il 40% nel caso degli operai specializzati e delle professioni intellettuali scientifiche e ad elevata specializzazione. Le opportunità per gli “under 30” nel mese di marzo supereranno le 103 mila unità, pari al 27% delle entrate complessive previste dalle imprese, principalmente nei settori finanza e commercio. Per approfondimenti leggi il comunicato stampa ed Excelsior INFORMA.

Al centro dell’incontro, in cui verranno illustrati i fabbisogni professionali delle imprese contenuti nell’indagine 2018, le molteplici opportunità che offre il Sistema informativo agli operatori della formazione e dell’orientamento e a supporto degli attori istituzionali che si occupano di politiche attive del lavoro per favorire il matching tra domanda e offerta di lavoro.

Sul portale saranno resi disponibili approfondimenti tematici e volumi di analisi sui fabbisogni professionali, formativi e di competenze delle imprese italiane.

SCHEDA DEL CONVEGNO

Sono circa 334mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di febbraio e arriveranno a circa 1,1 milioni entro aprile 2019. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si registra una flessione delle entrate previste (-13mila rispetto a febbraio 2018 e -25mila rispetto al periodo febbraio-aprile 2018), un andamento ancora segnato dalla debole congiuntura del mercato interno ed europeo. Sono le imprese delle regioni meridionali a prevedere la flessione più rilevante (-9,5 mila entrate rispetto a febbraio 2018), ma sale comunque a livello nazionale di 5 punti percentuali in un anno la difficoltà a reperire i profili idonei da introdurre in azienda, raggiungendo quasi il 29% delle entrate previste a febbraio.

Per approfondimenti leggi il comunicato stampa ed Excelsior INFORMA.

Sono circa 442mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di gennaio e arriveranno a circa 1,2 milioni nei primi tre mesi del 2019. Rispetto agli analoghi periodi dello scorso anno, si registrano flessioni delle entrate previste, segnale del progressivo rallentamento congiunturale, a conferma di un quadro macroeconomico reso ancora più incerto dall’evolversi degli scenari economici mondiali. Sale di 6 punti percentuali la difficoltà, segnalata dalle imprese, di individuare e reperire i profili idonei da introdurre in azienda, raggiungendo il 31% delle entrate previste a gennaio. Questo anche per effetto di una maggior richiesta di profili professionali qualificati. Per approfondimenti leggi il comunicato stampa ed Excelsior INFORMA.

Nel quinquennio 2019 – 2023 il mercato del lavoro italiano avrà bisogno di un numero di occupati compreso tra i2,5 e i 3,2 milioni. Questa previsione considera le esigenze dei settori privati e della pubblica amministrazione: oltre i tre quarti del fabbisogno sarà collegato al naturale turnover occupazionale (con una previsione per i prossimi cinque anni compresa tra 2,1 e 2,3 milioni), mentre la crescita economica genererà, a seconda della sua intensità e in maniera molto differenziata nei diversi settori, una quota di nuovi posti di lavoro che va dalle 427mila alle 905mila unità. A trainare la domanda complessiva di lavoro saranno la “rivoluzione digitale” (Big data, Intelligenza artificiale, Internet of Things) e la domanda di “Ecosostenibilità” che richiederanno il coinvolgimento rispettivamente di 213mila e 481mila lavoratori. Per approfondire leggi il comunicato stampa ed il report completo

Oltre un terzo delle quasi 320mila entrate previste per dicembre sono programmate, complici le festività, dalle imprese della filiera del turismo e da quelle del commercio. Complessivamente, i contratti previsti entro febbraio 2019 si attesteranno a circa 1,1milioni. Oltre ai settori del turismo e del commercio, anche i servizi operativi alle imprese e alle persone e il comparto dei trasporti e logistica mostrano incrementi assoluti significativi rispetto ad un anno fa. Elevate criticità segnalate nelle ricerche di personale da inserire nelle aree aziendali più coinvolte nei processi di digitalizzazione e automazione, di progettazione e di marketing e comunicazione. Per approfondimenti leggi il comunicato stampa ed Excelsior INFORMA.

A novembre le imprese hanno in programma di rendere disponibili quasi 354mila posizioni lavorative, mentre sono 1.111.550 i contratti previsti entro gennaio 2019. Ancora in aumento la difficoltà di reperimento, che arriva al 30% delle entrate previste. In crescita la domanda nelle medie imprese e nelle aree professionali della logistica e dell’amministrazione. Per approfondimenti leggi il comunicato stampa ed Excelsior INFORMA.

Ad ottobre aumenta la quota di imprese che programmano assunzioni (di oltre due punti percentuali rispetto ad ottobre 2017), aumentano i contratti offerti (+31mila sempre rispetto allo stesso periodo), ma aumenta anche la difficoltà di far incontrare domanda e offerta di lavoro, che tocca il suo massimo dallo scorso anno. Made in Italy e meccatronica i settori che fanno registrare le maggiori difficoltà di incontro domanda-offerta di lavoro, mentre a livello territoriale si registra un massimo intorno al 42% di difficoltà nelle province di Pordenone, Lecco, Ferrara e Bologna. Interessanti indicazioni anche a livello di Centri per l'impiego all'interno del comunicato stampa e ulteriori approfondimenti in Excelsior INFORMA.

Nel quinquennio 2018- 2022 saranno necessari più di 2,5 milioni di occupati, dipendenti e autonomi: oltre il 70% di questi nuovi ingressi, ovvero 1,8 milioni di lavoratori, dovrà possedere competenze piuttosto elevate e qualificate (per il 35,8% si parla espressamente di «high skills» - professioni specialistiche e tecniche). Delle oltre 2,5 milioni di entrate programmate nei prossimi cinque anni dalle imprese del settore privato e di quello pubblico, inoltre, poco più del 30% sarà appannaggio di laureati, per una quota pari quasi a 780mila posizioni, mentre circa 810mila posizioni andranno a diplomati (31,4%). Per approfondire leggi le previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in italia a medio termine (2018-2022).