La pubblicazione “Imprese artigiane” offre una panoramica sul sistema produttivo artigiano in Italia e l’analisi sui fabbisogni professionali e di competenze che caratterizzano la domanda di lavoro nel settore.
Le dinamiche settoriali dell’artigianato italiano
L'artigianato italiano, con oltre 1,15 milioni di imprese e 2,75 milioni di addetti, rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia italiana. Contribuendo al 32,6% delle imprese totali e al 14,5% degli occupati, si caratterizza per una diffusione capillare, soprattutto in aree rurali e centri minori, tanto da renderlo un elemento cruciale per la valorizzazione delle tradizioni locali e del Made in Italy.
Le dinamiche occupazionali e le sfide generazionali nell’artigianato
Nonostante una riduzione del numero di imprese attive tra il 2019 e il 2023, si è registrato un aumento dei dipendenti, con un sorpasso della componente di lavoro dipendente rispetto a quella autonoma. Si nota contestualmente l'invecchiamento della forza lavoro, con un aumento significativo della fascia over 55 e una riduzione dei giovani. Questo fenomeno attesta la difficoltà nel garantire il ricambio generazionale e il rischio di perdita di competenze tradizionali.
I settori più importanti dell’artigianato italiano
Il settore delle costruzioni, con il 38% delle imprese artigiane e 842mila addetti, è il comparto principale, seguito da servizi e industria. L’artigianato manifatturiero si distingue per la concentrazione in filiere tradizionali, come meccanica, metallurgia, tessile, alimentare e legno-arredo, settori strategici che richiedono competenze tecniche specialistiche. Nei servizi, estetica e benessere emergono come ambiti dinamici, con un alto numero di imprese e addetti.
Fabbisogni professionali e difficoltà di reperimento delle professioni artigiane
Le imprese artigiane si caratterizzano per una forte domanda di operai specializzati, idraulici e attrezzisti di macchine utensili. La difficoltà di reperimento di queste figure è elevata. Acconciatori ed estetisti risultano le figure più difficili da reperire nel settore dei servizi.
Competenze e formazione per il futuro dell’artigianato
Le competenze pratiche e le qualifiche professionali sono fondamentali, con una forte richiesta di diplomi professionali in settori come estetica, alimentare e tessile. L'esperienza pratica compensa spesso la mancanza di titoli accademici superiori. Le competenze trasversali, come creatività e capacità di adattamento, sono strategiche, insieme alla capacità di integrare tradizione e innovazione.
La trasformazione digitale e green nell’artigianato
Il settore artigiano italiano è in una fase di profonda trasformazione, con una crescente attenzione alla sostenibilità e all'innovazione digitale. Per garantire la competitività, è necessario rafforzare le politiche formative e di inclusione, favorendo la trasmissione delle competenze e attirando nuovi talenti. Un approccio strategico integrato, che valorizzi le peculiarità dell'artigianato tradizionale e le combini con le esigenze della contemporaneità, è essenziale per la sostenibilità del settore.
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